"Un cane è la sola cosa su questa terra che vi ami
più di quanto non ami se stesso".
Lindsay
"SONO IN GRADO DI SPERIMENTARE EMOZIONI"
Gregory Berns, neuro-scienziato della Emory University negli Stati Uniti, è certo del fatto che i cani hanno una capacità di sperimentare emozioni come gli esseri umani. Probabilmente come i bambini. La conferma alle sue teorie - scrive lo stesso studioso sul "New York Times" - arriva dai risultati di una serie di esperimenti condotti su decine di cagnolini per due anni. Gli amici a quattro zampe sono stati sottoposti ad esami di risonanza magnetica cerebrale mentre venivano inviati segnali diversi.
Per scoprire i "sentimenti" degli animali, spiega Berns, non si è fatto affidamento sui loro comportamenti, ma sull'attivazione di zone della materia grigia. Dopodiché i dati sono stati comparati con quanto avviene nelle persone. Cosa è stato accertato? Qualcosa di molto interessante: i cani, di fronte a determinati gesti delle mani - che rappresentavano qualcosa di piacevole in arrivo per l'animale, come il ritorno a casa del proprietario - hanno "attivato" la zona cerebrale chiamata "nucleo caudato". Questa area è la stessa che si "illumina" nell'uomo in associazione a sentimenti di piacere e gioia prima di determinati eventi.
"La neuroscienza chiama questa similarità tra cani e persone una 'omologia funzionale'. In questo caso - ha concluso Berns- può ben essere l'indicazione delle emozioni canine". Simili a quelle dei bambini.
Guardate e imparate il vero amore - Video
Herman aveva tre anni quando la sua mamma ha deciso di girare questo incredibile video, per poi postarlo in rete e lanciare un messaggio positivo a tutti gli utenti diYoutube. Il figlio, affetto dalle sindrome di down, è seduto a terra nel cortile della loro casa, a Buenos Aires. Di fronte a lui, c'è Himalayan, un cucciolo di Labradordi proprietà dello zio. In un primo momento i due si guardano, distanti e quasi diffidenti. Poi, è il cane a fare il primo passo verso Herman. L'uno si avvicina con le zampe, mentre l'altro si ritrae, spaventato. Il labrador si volta verso la telecamera, come per chiedere alla mamma il permesso di avvicinarsi al piccolo. Altri momenti di imbarazzo, poi Himalayan ci riprova e il bambino, pian piano, si lascia andare. Perché ogni suo passo indietro corrisponde a un avvicinamento del cagnolino, dolce, affettuoso, pronto a giocare nonostante l'iniziale rifiuto. Il video, che sta impazzando in rete con centinaia di viasualizzazioni, rappresenta uno splendido esempio di come in alcune patologie, che come in quella della sindrome di down si tende a negare il contatto fisico, il rapporto con gli animali sia essenziale.
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