“Questi non sono i ‘barbari selvaggi’ di cui abbiamo tanto letto. Sono uomini con case e famiglie, paure e speranze e, sì, amor di patria. Insomma sono uomini come noi. Come hanno potuto indurci a credere altrimenti? Siccome si faceva tardi abbiamo cantato insieme qualche altra canzone attorno al falò, e abbiamo finito per intonare insieme – non ti dico una bugia – ‘Auld Lang Syne’. Poi ci siamo separati con la promessa di rincontraci l’indomani, e magari organizzare una partita di calcio.”
(da una lettera di un soldato inglese di stanza a Ypres)

Commemorare i 100 anni della Tregua di Natale è doveroso anche ricordare tutti i protagonisti che ascoltando il cuore al posto degli ordini militari, fecero scoppiare la pace nel pieno della prima guerra mondiale.
La prima pagina del quotidiano britannico fa riferimento a quella passata alla storia come “La tregua di Natale”: attorno al 25 dicembre del 1914, l’Europa era devastata dal primo conflitto mondiale e la mappa del vecchio continente era punteggiata da nomi di città diventate poi tristemente famose, tra le quali Ypres. Gli attacchi con il gas che avrebbero fatto coniare il termine di “iprite” non erano ancora avvenuti, ma nei dintorni della cittadina belga già si combatteva una logorante guerra di trincea. La notte della vigilia, però, dalle linee tedesche di alzano il canto “Stille nacht”, a cui gli inglesi risposero con le loro canzoni popolari natalizie. Cominciarono a spuntare i primi lumini, posizionati su mortai trasformati in alberi di Natale, e la mattina del 25 dicembre si verificò un piccolo grande miracolo: non esplosero bombe e non fischiarono pallottole, ma si scambiarono doni nella terra di nessuno al centro delle due linee difensive. Soldati che fino a quarantotto ore prima si sfidavano in assalti all’arma bianca fraternizzarono nello sdegno dei rispettivi Stati Maggiori, che naturalmente proibirono negli anni successivi simili manifestazioni di rispetto per il nemico.
Inevitabilmente spuntò un pallone. Perché il calcio, e varrebbe la pena ricordarselo ogni volta che si sente parlare di totoscommesse e contratti da decine di milioni di euro, ha questo di bello: basta un oggetto rotolante e quattro maglioni messi a simulare due porte, ed il campo di gioco e pronto.
Le cronache – non quelle dei giornali, censurate dai comandanti, ma quelle più veritiere delle lettere inviate dal fronte ai familiari – raccontano che vinsero i tedeschi per tre a due. Conta poco, ovviamente, rispetto alla storia di una partita di pallone giocata fra due trincee, in un attimo di pace provocata e voluta dal basso.
Su Youtube, uno stupendo video musicale de Le Vibrazioni, video realizzato con modelle e la partecipazione straordinaria di Alessandro Gassman. Il video in pochi minuti ci trasmette l'atmosfera che hanno vissuto questi eroi 100 anni fa.
Le Vibrazioni - Sono più sereno - Video
La storia narrata si riferisce a fatti realmente accaduti.
Nel dicembre 1914, sul fronte occidentale, scoppio la pace. Tutti i protagonisti della vicenda furono considerati disertori e poi fucilati.
La guerra continuò ancora per quattro anni.

Due discendenti di veterani di guerra commemorano la tregua di Natale (2008)
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